A tutela della Biodiversità
Progetto B.A.L.T.I
Le leguminose da granella hanno rappresentato per secoli una voce importante nell’economia agricola della Regione Marche, nonché una fonte proteica fondamentale di facile accesso per le famiglie contadine. Tuttavia, nonostante le numerose proprietà dei legumi, sia dal punto di vista agronomico (miglioramento della fertilità del suolo ed adattabilità alle diverse tipologie di terreno) che dal punto di vista nutrizionale, la loro coltivazione ha conosciuto un trend negativo negli ultimi decenni, sostituiti da colture più redditizie ed intensive.
Ed è per questo motivo che siamo fieri promotori del Progetto B.A.L.T.I (Biodiversità Agraria Leguminose). In quanto, partendo dal contesto regionale sopra descritto, intende:
- Valorizzare la Cicerchia di Serra de’ Conti, legume tradizionale iscritto al Repertorio della Biodiversità dell’Assam, e i suoi derivati per la produzione di alimenti innovativi e ad alto valore nutrizionale, in combinazione con altri legumi (Cece Quercia, fagiolo solfino, ecc… ) e cereali iscritti al repertorio della Biodiversità Agraria (frumento tenero Jervicella).
- Incentivare l’utilizzo di pratiche agronomiche sostenibili come la consociazione cereali-legumi al fine di preservare la biodiversità agraria e favorire la difesa del suolo
- Mettere a punto prodotti a base di farina di legumi ad alto valore nutrizionale e salutistico.
- Implementare la collaborazione tra agricoltori, aziende, enti di ricerca e consumatori e promuovere una maggiore conoscenza delle leguminose tradizionali
- Rilanciare la loro coltivazione nell’entroterra e fascia appenninica, con l’obiettivo di porre le basi per realizzare una filiera corta basata sulle leguminose tradizionali.
Il partenariato è composto da La Bona Usanza (cooperativa agricola specializzata in colture tradizionali), Università Politecnica delle Marche (Dipartimenti D3A, DiSVA e DiSCO), l’ASSAM, CIA Provincia di Ancona ed il Pastificio “Pasta Ciccarelli dal 1930”.
I Custodi Italiani dei Mais
Giardino delle erbe buone
Nel 2019, col cambio della sede, nasce il “Giardino delle erbe buone”, un piccolo orto botanico con varie essenze vegetali di interesse gastronomico. Questo piccolo progetto nasce dalla volontà di ritornare alle radici della nostra cultura alimentare – le erbe spontanee ed aromatiche hanno costituito per secoli una parte importante dell’alimentazione contadina.
Un enorme “giacimento” gastronomico e di biodiversità con non vogliamo disperdere! Il Giardino delle erbe buone vuole essere un punto d’incontro aperto a clienti ed amici che desiderano riavvicinarsi al mondo vegetale con rispetto, per capire come vivono, per comprendere il loro linguaggio, per sentire i loro aromi e i loro sapori, per apprezzare le loro virtù e per riconoscere il messaggio che ci trasmettono anche quando diventano cibo quotidiano.
A protezione delle tradizioni Marchigiane
Agricoltore Custode
Legge Regionale 3 giugno 2003 n. 12 “Tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano” definisce la figura dell’Agricoltore Custode quale “soggetto pubblico o privato che a qualunque titolo provvede alla conservazione delle risorse genetiche a rischio di estinzione iscritte nel Repertorio Regionale”.
Gli Agricoltori custodi si affiancano alla Banca del germoplasma nella realizzazione della “Rete di conservazione e sicurezza”, e costituiscono un punto di eccellenza nel territorio per la conservazione, informazione e divulgazione del materiale genetico autoctono. Due nostri soci (Simonetti Liliana e Sdogati Mario) sono agricoltori custodi della Cicerchia di Serra de’ Conti (accessione n. 43 del Repertorio Regionale).
Un ingrediente sottovalutato
Slow Beans, la comunità
leguminosa sociale
Slow Beans – la Comunità leguminosa – è una rete sociale e solidale di produttori di legumi che condividono l’appartenenza a Slow Food e si riconoscono in un Manifesto di valori e intenti. Slow Beans è anche un evento itinerante, pensato per incontrare e conoscere i produttori di Presìdi e Comunità Slow Food del Cibo di legumi di tutta Italia (e non solo). Molto più di una mostra-mercato, i produttori testimoniano gusto, biodiversità, condivisione e saperi “dalla terra alla tavola”, proponendo degustazioni di legumi da loro preparati. La rete Slow Beans lavora per la salvaguardia dei legumi e per l’incremento del loro consumo.